Per garantire igiene e benessere intestinale del cavallo occorre porre molta attenzione all’alimentazione, alla gestione e all’ambiente. I batteri che si trovano nell’intestino possono condizionare la  salute del cavallo.

I batteri nell’intestino del cavallo

Nell’intestino lavorano  miliardi di batteri, un numero enormemente superiore a quello delle cellule presenti nell’organismo, i quali compongono un vero e proprio organo, il microbiota intestinale.

Questi batteri, possono condizionare la  salute del cavallo. Essi costituiscono un ecosistema personale, tipico per ciascun soggetto e sono condizionati dall’ambiente e dalla alimentazione, sia quella attuale   che quella ricevuta dalla madre prima e durante la gravidanza.

Il microbiota invade e occupa l’intestino con la nascita  ed è immediatamente condizionato dal tipo di parto, dalla lattazione e successivamente da tutto ciò che viene ingerito e che si trova nell’ambiente circostante. 

Questi batteri “mangiano” ciò che viene ingerito e forniscono nuove molecole, che possono essere assimilate dall’organismoinfluenzando la qualità della  salute dei nostri cavalli.

Alcun regole fondamentali

Per garantire igiene e benessere intestinale occorre porre molta attenzione alla alimentazione, sia in termini di qualità che quantità ed inoltre accanto alla razione va posta molta cura   alla gestione e all’ambiente.

  • I cavalli devono poter mangiare in un ambiente tranquillo;
  • Controllare che la prensione e la masticazione dell’alimento sia corretta
  • Rispettarepuntualmente gli orari dei pasti
  • Somministrare fibra di buona qualità e di diversa composizione
  • Stimolare la abbeverata con acqua anche al secchio
  • Somministrare  anche alcune sostanze naturaliche modulano positivamente il microbiota
  • polifenoli e alimenti freschi, frutta e ortaggi somministrati costantemente e in moderata quantità, rappresentano un alimento funzionale fondamentale Studi scientifici hanno evidenziato come la dieta del microbiota tragga giovamento dall’integrazione con estratti di polifenoli, in grado di modulare la flora intestinale promuovendo la sua salute.

Gli effetti della dieta sulla composizione del microbiota intestinale possono essere molto diversi da un individuo all’altro e dipendono dalla composizione di partenza, cioè dalla presenza o assenza di determinati ceppi batterici. Alcuni ceppi batterici che compongono il microbiota sono:
Firmicutes: migliorano la assimilazione di zuccheri e dei lipidi;
Bacteroides: sono coinvolti nella fermentazione degli zuccheri e nella degradazione delle proteine;
Ruminococcus: contribuiscono alla digestione e alla rielaborazione delle molecole dei carboidrati complessi.
Proteobacteroides: indicatori di infiammazione intestinale, che pertanto dovrebbero essere presenti in quantità limitata.

Effetti della razione sul microbiota intestinale

La dieta influenza l’espressione dei geni del microbioma intestinale Il microbioma intestinale è l’insieme di tutti i genomi delle specie microbiche che costituiscono il microbiota.

Il microbiota intestinale è capace di produrre metaboliti diversi a partire dai nutrienti della dieta. Questi metaboliti sono gli strumenti con i quali il microbiota «parla» con l’ospite, ne condiziona la risposta, influenza le sue attività, e può contribuire al mantenimento o alla perdita dell’omeostasi dell’organismo.

Il microbiota intestinale interagisce con vari componenti dietetici e metaboliti per formare a sua volta dei metaboliti attivi che inviano segnali di vario tipo all’ospite regolandone funzioni e attività metaboliche. Con il consumo di una razione ricca qualitativamente in fibre, il microbiota intestinale produce Acidi Grassi a corta catena  che assorbiti dalla parete intestinale  migliorano il metabolismo e la funzione immunitaria dell’ospite. La dieta regola la composizione del microbiota: diete monotone portano ad una riduzione della biodiversità del microbiota

Lo stress altera il microbiota

I primi mediatori rilasciati dal  sistema nervoso in risposta a un evento stressante sono gli ormoni, tra cui le catecolamine e il cortisolo, capaci di alterare la crescita e la diversità della flora batterica intestinale. Il legame fra i disturbi  gastrointestinali e lo stress è ormai indubitabile. Cambi repentini di alimentazione, fattori ambientali avversi, viaggi e trasferte, terapie farmacologiche, sono tutti aspetti che minano la salute. Fondamentale è quindi la gestione alimentare combinata all’assunzione di probiotici e prebiotici, per favorire lo sviluppo dei batteri intestinali che tengono in equilibrio quest’organo. La loro principale funzione, infatti, è quella di favorire la crescita di un tipo o più batteri, in particolar modo di quelli buoni. Sono importanti per la salute del cavallo perché, promuovendo selettivamente la crescita di batteri buoni come bifidobacteria e lactobacilli, stimolano positivamente il  sistema immunitario a produrre sostanze antimicrobiche e rafforzare le barriere di difesa intestinale; si migliorano le funzioni di assorbimento di alcune sostanze e si riduce la permeabilità intestinale; si ripristina la biodiversità del microbioma inibendo l’attacco o la  presenza dei batteri patogeni intestinali. È proprio l’alterazione di questa biodiversità del microbioma, fenomeno noto come disbiosi, a essere alla base di molte patologie non solo gastrointestinali.

Come prevenire i disturbi gastrointestinali

Data la multifattorialità della patologia si possono eseguire diversi accorgimenti:

  • Non sottoporre il cavallo ad allenamenti eccessivi
  • controllare la frequenza dei pasti
  • Associare sempre un gastroprotettore qualora sia necessario (consigliamo PHYTO GASTR)

PremiumHorse

CONSIGLIA

Un gastrorpotettore come un Mangime Complementare per cavalli
a base di erbe officinali

Altri accorgimenti per l’alimentazione

L’insieme dei batteri che vivono nel corpo, in particolare nell’intestino, vivono una relazione molto stretta con il sistema immunitario e pertanto giocano un ruolo molto importante nel regolare la tolleranza immunologica. Quando l’equilibrio del microbioma intestinale si altera si parla di disbiosi intestinale. Questa può essere indotta anche da una cattiva alimentazione e può aumentare il rischio di infiammazione.

Somministrare con regolarità settimanale  il pastone o le polpe di barbabietola messe preventivamente in ammollo, porta grande beneficio alla popolazione batterica dell’intestino del nostro cavallo e di conseguenza alla sua salute e benessere generale.

Come prevenire i disturbi gastrointestinali

Fornire un pasto rigenerante per cavalli che hanno fatto attività fisica intensa che
permetta di stimolare il transito intestinale e “pulire l’intestino” (consigliamo NUTRA)

PremiumHorse

CONSIGLIA

Un disintossicante e ricostituente, che elimina le tossine e favorisce la funzione digestiva.

Clarita Cavallucci

Medico Veterinario PhD

Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia