Molti anni fa, quando i cavalli venivano utilizzati per il trasporto, il lavoro e l’agricoltura, pochissimi vivevano fino agli anni d’oro. Infatti, più il cavallo iniziava il lavoro da giovane e più breve era la sua vita a causa dell’usura. Il cavallo era considerato dare il massimo delle prestazioni tra i cinque e gli 8 anni di età; oltre erano considerati cavalli vecchi. Sebbene la durata naturale della vita del cavallo non sia cambiata, oggi i cavalli vivono più a lungo e molti arrivano a 30 anni di età e anche di più.

Cosa è cambiato negli ultimi 100 anni?

In primo luogo, il carico di lavoro è diminuito significativamente per la maggior parte dei cavalli poiché i soggetti di oggi sono utilizzati principalmente per il piacere o la competizione invece che per il duro lavoro. I carichi di lavoro più leggeri non mettono tanta usura sui sistemi scheletrico e muscolare, e il corpo ha più tempo per riprendersi da periodi stressanti. In secondo luogo, la conoscenza della nutrizione equina è migliorata. Molti dei singoli nutrienti richiesti dagli animali domestici sono stati scoperti negli ultimi 75 anni e sono comunemente forniti da mangimi industriali bilanciati ed integrati. In aggiunta, i programmi di controllo dei parassiti per il cavallo sono migliorati enormemente come tutte le specialità medico veterinarie dedicate alla cura della salute di questo splendido animale. Un cavallo è considerato in età geriatrica quando supera i 18 anni di età. A causa dei cambiamenti fisiologici normalmente associati all’invecchiamento, la geriatria può richiedere adattamenti speciali nell’assistenza sanitaria, nell’ambiente e nella dieta.

Cambiamenti che si verificano con l’invecchiamento

Molti fattori influenzano negativamente la capacità dei cavalli anziani di rimanere in buona salute e mantenere una corretta condizione corporea: diminuzione dell’assorbimento dei nutrienti, modifiche sostanziali della tavola dentaria, stress ambientale e malattie.

Diminuzione dell’assorbimento dei nutrienti

Grazie ai trattamenti contro i parassiti, i cavalli hanno maggiori possibilità di vivere fino a un’età avanzata. I parassiti intestinali possono causare danni cronici alla mucosa dell’intestino, che influenzano l’assorbimento dei nutrienti. La presenza di vermi inoltre provoca anche una diminuzione dell’assorbimento dei nutrienti in genere. Il programma di trattamento antiparassitario del cavallo deve essere effettuato magari anche con le analisi delle feci per avere informazioni precise a riguardo; i trattamenti antiparassitari devono essere parte integrante di un programma di assistenza sanitaria.
Oltre ai danni provocati dai parassiti, va detto che comunque con l’avanzare dell’età si ha una diminuzione dell’assorbimento dei nutrienti da parte del tratto digestivo e questo accade in maniera più incisiva per le vitamine e le proteine. Ma anche la digeribilità dell’amido può diminuire ancora provocando quindi problemi alla microflora intestinale con conseguenti episodi di laminite e coliche. Un altro fattore che influenza la disponibilità delle sostanze nutritive è la dimensione delle particelle del bolo alimentare quando raggiunge il tratto intestinale. Se la tavola dentaria non è più in grado di masticare sufficientemente un alimento, la digestione non avverrà in maniera efficace. La diminuzione dell’efficienza del tratto digestivo a causa dell’invecchiamento non può essere certamente fermata, ma è possibile apportare modifiche dietetiche a questo problema somministrando nutrienti in forme più disponibili e dando alimenti più liquidi e soprattutto cercando di frazionare la razione giornaliera in pasti piccoli e frequenti. Se l’organismo non assume abbastanza proteine dalla dieta, si avrà una massiva perdita di massa magra e l’organismo utilizzerà il proprio tessuto muscolare per fornire proteine alle piu’ importanti funzioni del corpo. Per questo motivo il mangime somministrato al cavallo anziano dovrebbe essere più ricco di proteine rispetto a quello che viene somministrato ad un soggetto in mantenimento. Non tutte le fonti proteiche sono uguali, quindi anche la qualità della proteina offerta è importante.

Problemi alla tavola dentale

I problemi che si verificano con la normale usura sono la perdita dei denti e il deterioramento della tavola. Inevitabilmente, alcuni denti cadranno o dovranno essere estratti a causa di carie o infezioni. Inoltre, senza un’attenta cura nel corso degli anni, alcune irregolarità possono diventare abbastanza gravi da interferire con una corretta masticazione. Le punte acuminate sui bordi dei denti possono creare ferite nella bocca con conseguenze anche gravi. Inoltre va sottolineato che i cavalli più anziani tendono ad essere meno tolleranti al dolore. I problemi ai denti possono essere la ragione per cui i cavalli più anziani tendono ad andare incontro più facilmente ad ostruzione esofagea. La quantità di saliva prodotta è relativa alla quantità e al tempo di masticazione. Con la diminuzione della produzione di saliva, l’alimento è meno lubrificato per il passaggio nello stomaco.

 

Stress ambientale

I cavalli più anziani non gestiscono bene i cambiamenti nell’ambiente. Trasferire un cavallo più anziano da una scuderia all’altra o anche da un paddock all’altro può essere molto stressante, soprattutto se significa un cambio di compagnia. Se i cavalli vengono messi al paddock insieme ad altri soggetti non si adattano rapidamente: i cavalli più anziani tendono ad essere in basso rispetto all’ordine gerarchico e quindi se il fieno e il concentrato sono somministrati in gruppo, bisogna fare attenzione..
I cambiamenti di temperatura ambientale diventano più difficili da tollerare con l’invecchiamento di un cavallo, in particolare il freddo. Parte della sensibilità al freddo può derivare dalla condizione corporea non idonea ed anche dalle modificazioni ormonali che regolano la capacità del corpo di adattarsi al caldo e al freddo.
La digestione delle fibre nell’intestino posteriore produce energia e calore; se c’è una riduzione dell’assunzione di fibre, ci sarà quindi anche una riduzione del calore interno prodotto. Durante la stagione fredda, inoltre un cavallo spesso limita la quantità di acqua che beve; non è raro infatti che questi cavalli possano andare incontro a coliche a causa della disidratazione autoindotta. Alimentare i cavalli con pastoni caldi (PH Nutra) o aggiungere sale grosso al concentrato, stimola l’abbeverata. Inoltre è sempre bene mettere un secchio con acqua oltre al beverino.
Inoltre, porre attenzione allo stato di salute delle articolazioni ed alla presenza di dolore che non permette al soggetto di muoversi liberamente e quindi di alimentarsi. Si può aiutare il cavallo con la somministrazione di mangimi complementari idonei alla cura delle articolazioni (PH Super Joint), come pure curare la salute ed il pareggiamento degli zoccoli.

 

PremiumHorse

CONSIGLIA

Prodotto  studiato specificatamente per fungere da disintossicante e ricostituente, eliminando le tossine e favorendo la funzione digestiva.

PremiumHorse

CONSIGLIA

Prodotto a base di Glucosamina, condroitin solfato, MSM (Medil Sulfonil Metano) e Vitamina C, indicato per giovani cavalli in accrescimento e per cavalli che fanno attività sportiva.

Malattie nel cavallo più anziano

I disturbi e le malattie legate all’età possono rendere la vita più difficile per il cavallo. La perdita di peso cronica non correlata a problemi precedentemente discussi può essere il risultato di patologie o di anemia, o la diminuita resistenza alle malattie e i problemi respiratori allergici. Tumori come i melanomi sono frequentemente osservati sulla pelle, in particolare sui cavalli grigi. Possiamo avere la sindrome di Cushing di cui abbiamo già parlato. Un esame emocromocitometrico e biochimico può determinare se un cavallo ha anemia, infezione cronica o problemi ai reni o al fegato. L’anemia può essere trattata con la somministrazione di vitamina B e comunque è sempre bene somministrare un multivitaminico. (PH Activit)
Le diete dei cavalli con insufficienza epatica dovrebbero essere a basso contenuto di proteine e non dovrebbero contenere grassi aggiunti ed andrebbe evitata anche l’erba medica. Le malattie respiratorie possono essere trattate riducendo al minimo l’esposizione alle polveri e fornendo la razione con fieno in wafer o bagnando tutti gli alimenti prima di somministrarli. Attenzione anche alla lettiera e quando possibile tenere il cavallo al paddock.

 

Nutrizione del cavallo anziano

Il foraggio è una parte vitale della dieta equina e, senza quantità adeguate, possono verificarsi gravi problemi. I cavalli più anziani riescono ad assumere con più facilità il pascolo perché l’erba è facilmente masticabile e digeribile. I problemi tendono a presentarsi quando un cavallo anziano viene alimentato solo con fieno. Quando i denti non sono in buone condizioni, un cavallo più anziano potrebbe non essere in grado di masticare correttamente il foraggio. In questo caso ci sono fonti di fibre alternative ed eccellenti, di cui abbiamo già parlato (polpe di bietola, crusca di riso, buccette di soia). Anche i wafer di fieno opportunamente bagnati e ammollati, sono una ottima fonte di fibra. Un mangime per cavalli anziani ben formulato dovrebbe contenere cereali trattati termicamente per essere così più digeribili, dovrebbero avere una percentuale di fibre superiore al 12% e una percentuale di proteine tra il 12 e il 16% da una fonte proteica di alta qualità come la soia. Oppure si può somministrare un Nucleo (PH Perform N) in quantità moderata (200 – 300 grammi al giorno), così da sopperire alle esigenze del cavallo senza per questo sovraccaricare l’apparato digerente o il fegato ed i reni. E’ fondamentale promuovere la salute gastrointestinale del cavallo più anziano con ‘uso di probiotici lieviti, batteri ed enzimi.

 

PremiumHorse

CONSIGLIA

Alimento proteico e minerale-vitaminico ad elevata concentrazione, formulato per il raggiungimento di performance ad alto livello.

PremiumHorse

CONSIGLIA

Mangime Complementare polivitaminico per cavalli da utilizzare in animali convalescenti o defedati o in scarse condizioni corporee.

Conclusioni

Man mano che diventiamo più consapevoli dei problemi che affliggono i cavalli anziani, si devono prendere le misure necessarie per mantenerli in salute. Cambiamenti nella routine quotidiana, nell’ambiente e nella gestione della dieta del cavallo anziano possono aiutare a mantenerlo in salute e permettere una vita serena.
Ricordare sempre di rivolgersi al vostro medico veterinario di fiducia.

 

Ricordare che la valutazione del Benessere di un animale è di pertinenza Medico Veterinaria.

Clarita Cavallucci

Medico Veterinario PhD

Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia