La primavera è in arrivo. Parte dei piani sanitari del tuo cavallo dovrebbe includere un controllo della strategia nutrizionale. Con il clima più caldo e la presenza dell’erba, si può dare accesso al pascolo se si ha la possibilità. La nutrizione è il fondamento per un cavallo sano e felice che può così dare il meglio delle sue capacità. La primavera inoltre coincide con l’arrivo degli insetti e con il progredire delle competizioni e quindi degli spostamenti e dei contatti.
Diamo quindi un’occhiata a come mettere a punto il programma nutrizionale e non solo, per il tuo cavallo.
Monitora il peso del tuo cavallo
Ci sono diversi modi per determinare il peso del tuo cavallo e monitorarlo mensilmente aiuta a capire se sta ingrassando, perdendo o mantenendo la sua condizione.
L’deale sarebbe avere una bilancia, ma possiamo comunque fare valutare il Body Condition Score, (BCS) che richiede l’uso di una tecnica mediante palpazione per sentire i depositi di grasso lungo diverse zone del corpo del cavallo per determinare il suo grado di ingrassamento. Questo può farlo un medico veterinario nutrizionista che sia esperto e ci può dare una valutazione sulla condizione del nostro soggetto.
Ma vi sono anche dei nastri graduati con indicazione del peso, che non danno naturalmente un peso accurato, ma sono utili per confrontare l’aumento o la perdita relativa di peso del tuo cavallo nel tempo.
Altro aspetto importante è fare delle foto periodicamente: queste sono utili per rilevare sottili differenze che potresti non notare ogni giorno.
Poi ci sono delle formule da utilizzare per stimare il peso vivo, mediante l’acquisizione della circonferenza toracica e della lunghezza del corpo (punta spalla-punta natica).
Razione e allenamento
Dopo aver stimato il peso, dovrai valutare cosa ti aspetti che il tuo cavallo faccia in termini di lavoro e difficoltà in modo da poterlo nutrire di conseguenza. E’ molto importante evitare la sovralimentazione. I cavalli hanno bisogno soprattutto di foraggio e di una moderata quantita di concentrato. L’alimentazione con diete ipercaloriche spesso significa ridurre la quantità di fieno (o pascolo) con conseguenze negative per la salute sia dell’apparato digerente che mentale del cavallo.
L’uso di una rete a fori medio-piccoli rallenta il consumo di fieno e mantiene il foraggio disponibile più a lungo in modo che possa “pascolare” per tutto il giorno. Concordando con il veterinario di fiducia, potrebbe essere utile anche un esame del sangue, per sapere esattamente come sta il cavallo prima che il lavoro riprenda a pieno ritmo.
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Il pascolo
La considerazione che si fa in primavera è come regolare la dieta, dal momento che alcuni cavalli possono avere accesso al pascolo. Bisogna fare molta attenzione perché l’erba primaverile è ricca di zucchero ed è lussureggiante.
Potrebbe essere necessario fare marcia indietro e magari ridurre la quota di concentrati. Il pascolo fresco contiene calorie abbondanti.
Per i cavalli più voraci è fondamentale porre molta attenzione alla durata del tempo di pascolo. L’affluenza dovrebbe iniziare lentamente e gradualmente per consentire alla microflora intestinale del cavallo di adattarsi al cambiamento dietetico. Iniziare con 10-15 minuti una o due volte al giorno. Quando possibile, mandare al pascolo per due sessioni al giorno è migliore piuttosto dell’affluenza per orari prolungati e ininterrotti.
Non mandare al pascolo se c’è stato il gelo; mentre al mattino presto è più sicura perché gli zuccheri sono stati consumati dalle piante durante la notte; i più alti livelli di zucchero al pascolo si verificano nel pomeriggio e nelle prime ore della sera. Inoltre, se notiamo la presenza di erbe strane, chiediamo il supporto del veterinario. La primavera è la stagione in cui aumentano i casi di laminite, e questo proprio in virtù della maggior quota di foraggio ‘ricco’ a cui il cavallo può accedere in maniera spesso non verificabile. Il maggior apporto di foraggio fresco impone una revisione del programma alimentare, da convenirsi con l’esperto anche in considerazione dell’attività del cavallo.
Alcuni cavalli con problemi metabolici (sindrome metabolica equina, o morbo di Cushing) non dovrebbero andare mai al pascolo primaverile.
Controllare il mantello
Porre la massima attenzione alla condizione del nuovo mantello e se si nota qualsiasi anomalia, dobbiamo subito contattare il nostro veterinario di fiducia e disinfettare tutte le nostre attrezzature e finimenti. Purtroppo legato all’inizio della primavera c’è anche l’arrivo degli insetti. Quelli che pungono e si nutrono del sangue del cavallo, procurano irritazioni, ponfi e sono portatori di malattie anche pericolosissime. Vanno tenuti il più possibile lontani. Con spray, prevenzione ambientale, disinfestazioni, prodotti specifici spot-on.
Se frequentiamo campagne e luoghi con molta vegetazione, al rientro in scuderia dedichiamo grande attenzione agli arti. Zecche e altri insetti possono ‘approfittare’ del passaggio… Infine, con maggiori soggiorni al paddock, prevediamo una profilassi vermifuga, affinché nell’intestino del cavallo non prendano il sopravvento verminosi parassitarie. Verifichiamo inoltre l’integrità delle recinzioni dei paddock.
Conclusione
Al giorno d’oggi, i nostri cavalli ricevono una ricca nutrizione tutto l’anno. Ciò rende pericolosa la situazione in primavera, quando l’erba rigogliosa fornisce zuccheri eccessivi, fruttani e amidi.
Monitora la condizione corporea di ogni cavallo per mettere a punto la sua dieta. È sempre meglio essere cauti e parsimoniosi piuttosto che abbondare. Per assicurarti di fornire abbastanza nutrienti e quelli giusti, soprattutto perché ogni cavallo è diverso, parla con il tuo veterinario nutrizionista.
Clarita Cavallucci
Medico Veterinario PhD
Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia