Gli integratori nutraceutici possono stimolare le potenzialità del cavallo in modo naturale con un azione sia preventiva che curativa. Il termine “nutraceutico”, nasce dalla fusione di due parole: “nutrizione” e “farmaceutica”. Con il termine nutraceutico si intende indicare un alimento, o parte di esso, che esercita una funzione benefica sullo stato di salute del consumatore o in termini di prevenzione o in termini di azione terapeutica diretta. Già agli inizi del 1900 la National Association of Equine Supplement Manufacturers (U.S.A.), attraverso studi diagnostici, terapeutici e preventivi cui seguirono le relative certificazioni, iniziarono ad incrementare la disponibilità sul mercato di prodotti nutraceutici anche per il settore equino.
Nel nostro Paese il loro utilizzo e le quantità minime di sostanze nutritive necessarie per ottenere dei benefici, sono disciplinate da regolamenti europei.
L’argomento meriterebbe una lunga trattazione e questa non può essere la sede; si cerca quindi di dare solamente alcune informazioni che si auspica possano essere utili ai nostri lettori.

Cosa sono gli Integratori Nutraceutici

I nutraceutici sono sostanze presenti in numerose fonti alimentari, somministrate per via orale, in grado di stimolare le potenzialità di un animale in modo naturale con un azione sia preventiva che curativa. Nello specifico, rientrano nella composizione di questi integratori naturali sostanze quali: micronutrienti, vitamine, oligoelementi, amminoacidi, estratti vegetali (ad es. alghe, quercetina, fidoderivati) o animali (olio di fegato di merluzzo), lieviti, precursori e protettori cartilaginei (ad es. glucosamina, condroitin solfato). In realtà si dovrebbe fare una distinzione tra l’uso dei termini “nutraceutico” e “alimento funzionale”: mentre il primo si riferisce alla singola sostanza con proprietà medicamentose presente nell’alimento, il secondo termine tende piuttosto a identificare l’intero cibo che presenta proprietà benefiche.

Alcuni esempi di nutrienti

Gli oligoelementi, hanno un effetto antitossico e battericida, fungono da catalizzatori nel metabolismo cellulare, modificando la predisposizione a certe patologie e contribuendo ad esaltare lo sviluppo scheletrico, muscolare e cartilagineo. Calcio e Fosforo sono ovviamente fondamentali per un giusto sviluppo scheletrico e cartilagineo; lo zinco è essenziale per la formazione di alcuni enzimi; il rame è un importante co-fattore per il concatenamento proteico; il cromo riduce il livello plasmatici di cortisolo e lattato durante l’esercizio fisico; il silicio aumenta la densità e, quindi, la resistenza del tessuto osseo; il vanadio favorisce la crescita delle ossa e migliora la capacità riproduttiva (Kentucky Equine Research, 1993).
Per quanto riguarda le vitamine, attraverso il nutraceutico si riesce ad integrare l’alimentazione del cavallo con: Vitamina D3, fondamentale per la fissazione del calcio e, quindi, per il tessuto osseo; Vitamina A che è epitelioprotettrice; Vitamina E che agisce come antiossidante. L’integrazione alimentare con olio di fegato di merluzzo (ricco di acidi grassi polinsaturi Omega 3/6) serve a fornire sostanze antiossidanti che agiscono come stabilizzanti delle membrane dei globuli rossi ed analoghe proprietà hanno gli estratti di alghe e di fitoderivati.

Il lievito, invece, stimola la microflora intestinale e, quindi, le difese immunitarie. Condroitin solfato e glucosamina sono due sostanze a primaria azione condroprotettiva nell’artrosi; mentre le miscele naturali di estratti vegetali hanno documentate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie ed antidegenerative, con una valenza tanto preventiva (riducono i livelli di radicali liberi, potenziali distruttori del tessuto cartilagineo) che, dichiaratamente, terapeutica. Quindi si può ben capire quale siano i vantaggi che derivano dall’integrare l’alimentazione di un animale con un nutraceutico. Del resto questo tipo di integrazione nutraceutica viene, oramai, da anni e con successo utilizzata anche nel cane sportivo, ad esempio per recuperare un’articolazione artrosica. Le evidenze cliniche, depongono oramai nettamente a favore di un loro effetto benefico e, sempre più frequentemente, se ne consiglia l’utilizzo.

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Alcuni dei nostri Integratori Nutraceutici

Forma fisica e utilizzo

Essendo formulati in composti facili da somministrare (polveri, liquidi o granulati), essi vengono semplicemente aggiunti all’alimentazione quotidiana dell’animale (tramite integratori o inseriti nei concentrati di uso quotidiano) e possono tranquillamente venire somministrati al puledro così come al cavallo sportivo o anziano. Ogni fase della vita dell’animale può trarre beneficio dall’impiego alimentare del nutraceutico, ma la sua utilità risulta particolarmente evidente nei momenti fisiologici più delicati quali: lo sport intenso, la gravidanza, l’allattamento, lo svezzamento e la crescita di un puledro oppure in stati patologici quali quelli della convalescenza dopo trauma o stato di debilitazione fisica.
L’uso di alimenti contenenti prodotti nutraceutici nell’ottica della prevenzione, andrebbe incrementato nella razione giornaliera dei nostri cavalli, sia nella preparazione e nell’avvio alla carriera sportiva del cavallo atleta, che in qualsiasi altro momento fisiologico anche ai fini di un miglioramento della qualità della vita dei soggetti. Naturalmente la forma fisica è importante, ma lo è molto di più la qualità di provenienza della materia prima e soprattutto la preparazione di queste sostanze. Al fine di ridurre gli effetti inattivanti della acidità gastrica su alcuni principi attivi, i nutraceutici debbono essere sottoposti a trattamenti di micro- incapsulazione.

Impiego del nutraceutico

Nei momenti di maggiore stress e impegno agonistico, come nello stallone prima e durante la stagione di monta così nella fattrice, potrebbe garantire un maggior assorbimento ed utilizzazione dei principi nutritivi offerti con la dieta. Durante la crescita e lo sviluppo del puledro (essendo queste fasi della vita caratterizzate da alte richieste nutrizionali sia in senso qualitativo che quantitativo), dovrebbe essere incrementato l’uso di integratori naturali. Insomma, in ogni momento della vita di un animale, il supplemento con il nutraceutico può risultare valido. Non essendo il nutraceutico un medicinale, aiuta a potenziare le difese dell’animale, può prevenire stati carenziali e porre l’animale nelle migliori condizioni di vita senza “intossicarne “ l’organismo, ma preservandone la salute e il benessere a lungo tempo. Il concetto di prevenzione, pertanto, dovrebbe essere preso maggiormente in considerazione dagli allevatori o, comunque, dagli appassionati del settore, per perseguire un reale benessere dell’animale che faccia affidamento sull’aiuto di sostanze naturalmente benefiche.
E’ possibile, però, incorrere in pubblicità o informazioni non sempre veritiere riguardo gli effetti “miracolosi” di taluni prodotti, rimane pertanto fondamentale essere bene informati e critici nella scelta e comunque affidarsi ai consigli di un medico veterinario specializzato.

Clarita Cavallucci

Medico Veterinario PhD

Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia