Il legame esistente tra alimentazione, salute e forma fisica  dei nostri cavalli,  rappresenta un valore  molto importante al fine di  ottenere migliori performance, una migliore qualità della vita, e soprattutto  la prevenzione di alcune patologie.

Il ruolo del nutrizionista in campo umano,  è ormai divenuto  centrale;  conoscere quali sono gli alimenti funzionali alla attività e in quali quantità e modalità  si devono assume per poterne trarre tutti i benefici possibili, è di primaria importanza. Inoltre, si deve considerare  che svolgere un’attività fisica, soprattutto agonistica,  comporta inevitabilmente un aumento del dispendio energetico ed una usura a livello di apparato muscolo-scheletrico.

Nel settore degli sport equestri vale lo stesso principio: anzi, il cavallo a differenza dell’uomo non ci dice se qualcosa non va bene; ma dobbiamo comprenderlo, e non sempre questo accade. Una nutrizione inadeguata ha effetti nocivi anche sul comportamento del cavallo e sulla sua capacità di gestire lo stress.

Esistono differenze nella gestione alimentare  da seguire, in funzione della disciplina sportiva, della razza e della condizione corporea del cavallo ed anche del momento fisiologico.

Il protocollo

Sfortunatamente, non è così semplice come potrebbe sembrare; le valutazioni nutrizionali, infatti, si basano su diverse assunzioni e stime che richiedono numerosi calcoli  e consultazioni bibliografiche, rendendo la dieta un vero e proprio algoritmo. E naturalmente non è questa la sede per affrontare certi argomenti. Ogni valutazione nutrizionale dovrebbe però seguire le stesse fasi. L’omissione di uno solo di questi passi può portare ad errori seri. Il primo passo da fare in una qualsiasi valutazione nutrizionale è ovviamente classificare i tipi di cavalli in base all’età e  quindi al momento fisiologico, e poi al tipo di lavoro. Diverse classi di cavalli hanno diverse necessità nutrizionali e dovranno assumere diverse quantità di alimento: foraggio e fonti di fibra diverse, , come pure concentrati diversi.  Il medico veterinario nutrizionista valuta i soggetti singolarmente, la loro condizione corporea (Body Condition Score), effettua un esame obiettivo generale e si confronta e collabora con il collega veterinario che segue altri aspetti della scuderia o allevamento.

Ma alla base di tutto ciò deve esserci la condivisione e la collaborazione, sia  con la persona che gestisce e coordina la struttura che   naturalmente con la proprietà.

Un programma alimentare deve tener presente parametri molto precisi; sono parametri dinamici che si modificano continuamente e che, a loro volta, generano varianti nell’alimentazione. I piani alimentari possono essere finalizzati ad un aumento di massa magra/muscolare, ad una diminuzione di massa grassa o ad un mantenimento della condizione corporea.

Gli alimenti

I foraggi sono gli alimenti principali  per i cavalli e rappresentano la base della dieta durante tutto l’anno. Qundi innanzi tutto si deve iniziare con la loro valutazione ricorrendo sia ad una stima olfattivo-visiva che ad una analisi chimico-centesimale per avere informazioni sia sui nutrienti che sulle diverse frazioni fibrose e calcolarne la digeribilità. Si passa poi alla valutazione del concentrato o mangime  utilizzato, ed anche in questo caso se ne valuta la correttezza sia in termini di nutrienti che di utilizzo. Naturalmente questo, come pure gli altri mangimi, sono a complemento del foraggio, che rimane l’alimento principe. Infine, si devono  fornire informazioni e consigli inerenti l’utilizzo  e  la somministrazione di integratori e additivi alimentari,   in relazione al periodo di vita del cavallo e  dell’ allenamento e/o delle gare. Questi prodotti possono migliorare l’efficienza e l’utilizzazione degli alimenti, avere un effetto benefico sulla salute e metabolismo dei cavalli o ancora mirare a specifiche aree o funzioni organiche, come i nutraceutici. Prima di aggiungere un integratore o additivo o nutraceutico alla dieta, il programma nutrizionale dovrebbe essere valutato attentamente per comprendere se vi sia o meno la necessità.

Infine, ma non per ultimo, l’acqua, preziosa fonte di Sali minerali ed elemento essenziale per una buona digestione e costituzione dell’organismo.

Obiettivi

Il nutrizionista, attraverso le conoscenze anatomiche e fisiologiche dell’apparato digerente del cavallo deve promuovere  una corretta alimentazione al fine di garantire la salute del cavallo anche quando viene sottoposto a stress fisico: nutrizione e allenamento sono il binomio vincente. Tutti gli sport equestri e l’ippica richiedono un impegno psico-fisico da parte dell’animale, molto importante; dobbiamo aiutare i cavalli a mantenere un eccellente equilibrio psicologico durante la sua vita quotidiana ed un  temperamento equilibrato in competizione. Il medico veterinario nutrizionista, attraverso le conoscenze anatomiche e fisiologiche dell’apparato digerente del cavallo, tenendo in debita considerazione l’ambiente e la gestione dell’allevamento e della scuderia, deve cercare di promuovere  una corretta alimentazione al fine di garantire la salute del cavallo e prevenire nei limiti del possibile,  problematiche legate ad una errata nutrizione.

Clarita Cavallucci

Medico Veterinario PhD

Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia