Le vitamine sono micronutrienti essenziali per il metabolismo e la salute del cavallo. Ci sono periodi particolari nella vita di un cavallo che richiedono una integrazione aggiuntiva di vitamine rispetto al solito. E’ veramente importante riconoscere al più presto questo stato di carenza per poter agire nel modo più opportuno.
Cosa sono le Vitamine
Le vitamine sono micronutrienti essenziali per il metabolismo e la salute del cavallo. Intervengono infatti a sostegno delle tante reazioni biochimiche che permettono al corpo di funzionare e senza di esse molte attività rischiano di deteriorarsi fino a sfociare in vere e proprie patologie. Il riconoscimento dell’esistenza di questi componenti è iniziato nell’uomo già ai primi del ‘900, osservando come alcune malattie (es. Beriberi e Scorbuto) potevano essere curate semplicemente reintegrando con la dieta elementi vitali.
Le vitamine sono definite “essenziali” perché l’organismo non è in grado di produrle e devono quindi essere introdotte necessariamente dall’alimentazione. Sotto il nome di vitamina vengono indicate anche tutte le sostanze con medesima attività biologica e che possono quindi formare un complesso o agire da provitamine.
Ruolo delle vitamine nell’organismo
L’azione delle vitamine si ripercuote a tantissimi livelli nell’organismo:
Funzione plastica: completano l’azione protettiva antiossidante nei confronti dei radicali liberi per cute, occhi, crini e tessuto ungueale, e favoriscono l’assorbimento dei minerali importanti per lo scheletro come calcio e fosforo;
Funzione preventiva: partecipano all’eliminazione di scorie e sostanze tossiche e migliorano i meccanismi difensivi del sistema immunitario;
Metabolismo energetico: partecipano alla trasformazione di zuccheri, grassi e proteine e alla produzione di energia, sono co-fattori degli enzimi nelle reazioni chimiche delle cellule;
Espressione genica: assicurano le funzioni vitali nei tessuti e garantiscono la normale espressione del patrimonio genetico.
Come si classificano
La classificazione principale che viene utilizzata le distingue per la loro solubilità. Possono essere:
- liposolubili, ovvero solubili nei grassi (vitamine A, D, E e K). Vengono assorbite più facilmente dall’organismo in presenza di grassi alimentari e sono immagazzinate nel tessuto adiposo del corpo;
- idrosolubili, solubili in acqua (vitamina C e quelle del gruppo B). Il corpo utilizza subito queste vitamine e non le accumula in caso di eccesso, eliminandole attraverso l’urina. Un’eccezione è la vitamina B12, l’unica che può essere immagazzinata nel fegato.
Le vitamine liposolubili A,D,E,K vengono assimilate dall’organismo solo attraverso i grassi e sono definite liposolubili, possono essere depositate nell’organismo (nel fegato) come scorta e vengono utilizzate quando servono. Gli alimenti ricchi di queste vitamine sono il fieno, l’erba del pascolo e l’erba medica, l’olio di fegato di merluzzo, l’olio di mais e l’avena.
Le vitamine del gruppo B e la vitamina C vengono assimilate dall’organismo attraverso i liquidi e sono definite idrosolubili. Quelle in eccesso non possono essere depositate nell’organismo ma vengono eliminate attraverso l’urina. E’ ricco di Vitamina B il lievito di birra mentre la Vitamina C si trova nella frutta e nella verdura.
La Vitamina A è indispensabile per i puledri soprattutto nel periodo della crescita per il corretto sviluppo osseo e muscolare, aumenta le difese immunitarie, previene i problemi della vista. Gli alimenti ricchi di Vitamina A sono l’erba del pascolo, l’olio di fegato di merluzzo ed in quantità minore il fieno.
La Vitamina D è antirachitica, importante per l’assorbimento del calcio favorisce la calcificazione ossea soprattutto durante la crescita. E’ presente in buone quantità nel fieno e nell’olio di fegato di merluzzo. La carenza di Vitamina D causa problemi di calcificazione, ingrossamento delle articolazioni e scarso appetito.
La Vitamina E migliora le difese immunitarie ed ha una azione disintossicante. Gli alimenti che contengono la Vitamina E sono l’olio di germe di grano o mais, l’avena ed il fieno di erba medica. La carenza di Vitamina E nei puledri può causare problemi nello sviluppo dell’apparato scheletrico e muscolare, mentre l’eccesso non si manifesta ma può inibire l’assorbimento di altre vitamine liposolubili.
La Vitamina K agisce sulla coagulazione del sangue ed è indispensabile per l’assimilazione di alcune proteine.
Le Vitamine del Gruppo B stimolano l’appetito, migliorano la consistenza delle unghie ed assicurano il buon rendimento atletico del cavallo. La fonte principale delle Vitamine del Gruppo B è il lievito di birra. La carenza può provocare diminuzione dell’appetito ed indebolimento del tessuto ungueale.
La Vitamina C migliora la formazione delle ossa, favorisce l’assorbimento del ferro a livello intestinale e migliora le difese immunitarie. La Vitamina C è presente nella frutta e nella verdura fresca. La sua carenza provoca anche difficoltà di guarigione delle ferite, ossa fragili e debolezza generale.
La condizione ideale affinché il cavallo riceva la quantità sufficiente di tutte le vitamine che gli servono è una alimentazione ricca di ottimo fieno con l’aggiunta di frutta e verdura fresca e aggiunta di concentrati bilanciati ed integrati.
Qualche ora al giorno in spazi all’aria aperta per permettere al cavallo di pascolare dell’erba fresca ricca di vitamine, quando presente, e di beneficiare del sole, ottima fonte di Vitamina D. I raggi solari infatti stimolano nell’organismo la produzione di questa vitamina.
Ci sono comunque anche periodi particolari nella vita di un cavallo che richiedono una integrazione aggiuntiva di vitamine rispetto al solito, come ad esempio le fattrici negli ultimi 3 mesi di gravidanza e durante l’allattamento, i giovani puledri in accrescimento, gli stalloni in attività riproduttiva ed i cavalli atleti. A volte è sufficiente modificare la proporzione fra gli alimenti aumentando magari la somministrazione del concentrato, ma molte volte è necessario aggiungere alla razione degli integratori vitaminici.
Generalmente i sintomi di carenza sono dovuti alla mancanza di una combinazione di vitamine piuttosto che da una carenza di vitamina isolata ed è veramente importante riconoscere al più presto questo stato di carenza per poter agire nel modo più opportuno, sia con un’indagine alimentare approfondita e una modifica dei comportamenti, sia con eventuali integrazioni. Da sottolineare comunque il ruolo fondamentale delle vitamine, siano esse lipo che idro solubili, come antiossidanti e quindi fondamentali per il mantenimento della integrità cellulare.
Quando serve integrare
E sempre buona regola fornire ai nostri cavalli mangimi bilanciati ed integrati, poiché non sempre si ha la possibilità di mantenere i cavalli al pascolo ed il foraggio dopo l’essiccazione perde la gran parte del contenuto vitaminico. Le carenze subcliniche di vitamine potrebbero infatti essere associate allo sviluppo di malattie croniche anche in assenza di sintomi. Diagnosticarle è in genere problematico perché misurare i livelli di vitamina richiede procedure molto costose nella pratica clinica.
La scelta del prodotto adatto
Assumere integratori vitaminici può rivelarsi necessario e rappresentare un modo efficace di proteggere la salute del cavallo. E’ sempre bene consultare il medico veterinario.
Clarita Cavallucci
Medico Veterinario PhD
Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia