Non tutto parte dalla alimentazione, anche se questa ha sicuramente un ruolo determinante: ma è altrettanto importante l’attività fisica e altre regole di gestione da seguire per il benessere dell’animale. Il peso e la condizione corporea influiscono sul corretto funzionamento dell’intero organismo equino. Un peso eccessivo infatti grava sul sistema scheletrico del cavallo, può limitare le sue prestazioni riproduttive e atletiche. Un cavallo con una buona forma fisica, è un cavallo in grado di utilizzare al meglio il suo potenziale atletico nelle varie attività. Inoltre è bello da vedere, ed ha molte più possibilità di godere di buona salute ed invecchiare meglio. Ogni cavallo è diverso poiché dipende dalla razza e dalla tipologia fisica. Con il tenore di vita è possibile modificare le masse, muscolari e grasse, ma non è possibile modificare la struttura di base.
Cosa è il Body Condition Score
Il Body Condition Score, in italiano “Punteggio della condizione corporea”, è una valutazione di base e viene effettuata dal veterinario nutrizionista per valutare la qualità della condizione corporea del cavallo. Utilizzando una scala, (esistono due differenti scale: europea ed americana) si da un punteggio all’animale, per indicare lo stato di ingrassamento. Le tabelle del Body Condition Score sono importanti da conoscere, ma vanno adattate al cavallo ed alla sua naturale tipologia fisica. Ci forniscono indicazioni sulla quantità di grasso presente sul corpo del cavallo per poter valutare quando questa è in eccesso o carente. Il grasso, nella giusta quantità è importante che sia presente in quanto è una riserva naturale ed essenziale di energia da utilizzare nel momento del bisogno, è sostanza veicolante per alcune vitamine, regola le funzioni di alcune cellule e influenza gli ormoni. Gli accumuli di grasso si trovano sul collo, sul garrese, su groppa e natiche, sulle spalle, sul costato, l’interno ed esterno coscia ed attorno alla coda. Quando questi sono eccedenti non è più un beneficio, ma è molto dannoso per la salute, poiché viene a mancare completamente l’equilibrio che permette a l’organismo di funzionare in modo ideale.
Di contro, quando l’organismo non ha più riserve per andare avanti, comincia ad intaccare dai muscoli, dalle ossa, dagli organi… e va avanti così, finché non arriva al punto in cui la struttura è pericolosamente danneggiata, e l’organismo non è più in grado di compiere le quotidiane funzioni vitali.
Cosa fare
Per evitare i danni alla salute, bisogna mantenere il giusto equilibrio, fare attività fisica regolare per mantenere il fisico attivo, con buon tono muscolare e non fare accumulare inutilmente troppo grasso e somministrare la giusta alimentazione per fornire ciò di cui l’organismo ha bisogno. Quando si ha il sovrappeso si possono verificare problemi soprattutto a carico della struttura osteoarticolare ad esempio nei cavalli giovani in accrescimento, ma si possono avere anche problemi di laminite a causa del sovraccarico costante sulla struttura dei piedi
Distinguere il grasso dai muscoli
Un cavallo sottotono appare con una linea muscolare di scarsa consistenza, non omogeneo e presenta punti pieni e punti invece più scarsi: ha accumuli adiposi e la massa muscolare è carente.
Un cavallo con buona forma fisica invece è tonico. Si vedono e si sentono i muscoli vigorosi, pieni e definiti: il cavallo è bello e sano e gli accumuli di grasso ci sono, ma sono limitati.
Quando si ha un eccesso di grasso accumulato, questo è molle e si nota bene anche quando il cavallo è in movimento.
I muscoli invece sono tonici e compatti. Un cavallo con una buona massa muscolare ha accumuli adiposi moderati ed appare quindi asciutto e la muscolatura spicca quando in movimento.
Nei cavalli non esistono differenze sostanziali tra i sessi, perché molto dipende anche dall’allenamento e dal tipo di alimentazione. I cavalli maschi interi però, per via dell’elevata quantità di testosterone, tendono ad avere una muscolatura più tonica con meno sforzo rispetto ad una femmina o un castrone.
Cosa osservare e palpare
La parte superiore del collo è la principale zona di accumulo del grasso, ma anche di vistoso sviluppo muscolare. Quando eccessivamente voluminosa ed appare divisa in sezioni, è sicuramente un accumulo di grasso.
Gli stalloni accumulano più facilmente il grasso sul collo, ed il resto del corpo mantiene comunque una buona tonicità. Ma è importante toccare sempre la consistenza e cercare i muscoli. Se la consistenza è spugnosa, dura, eccessiva ed i muscoli non risaltano, allora è grasso.
Anche la groppa ed i quarti posteriori sono un punto di accumulo del grasso, ma anche di muscolatura voluminosa. Le costole, in un cavallo in forma, si devono intravedere, specialmente quando si tratta di un cavallo sottile e longilineo. Se non si intravedono, devono sentirsi al tatto. Le costole sono un punto sul quale non viene aggiunta troppa massa in condizioni ottimali. Un costato molto sporgente ed evidente, indica un cavallo sottopeso, o con la massa muscolare poco sviluppata.
Il petto è una zona di scarsissimo accumulo di grasso, ma di importante sviluppo muscolare. Un petto pieno è indice di un buon lavoro o movimento che impegna tutta la muscolatura. Spesso si vedono cavalli tutto sommato pieni, formosi, ma con petto carente. In questo caso rivedere il lavoro e bilanciarlo nuovamente è l’ideale.
Se un cavallo è sano ed è armonioso e muscoloso vuole dire che viene anche ben allenato. Il fisico deve essere omogeneo, cioè non presentare punti in cui la massa è molto voluminosa ed altri in cui è decisamente carente. La condizione di disomogeneità è solitamente causata da un cattivo lavoro protratto nel tempo, o traumi ai quali non è stata data la giusta importanza. Anche una cattiva ferratura può portare alla disomogeneità fisica.
Conclusioni
E’ necessario monitorare periodicamente la condizione corporea del cavallo o del pony molto prima che possa presentarsi un problema. Di conseguenza viene messo in discussione l’intera gestione del cavallo, a partire naturalmente dalla sua alimentazione. Bisogna fare attenzione alla dieta del cavallo e valutare la qualità e quantità sia del foraggio che dei mangimi complementari e con l’aiuto di un Medico veterinario nutrizionista cercare di comprendere se la razione e gli alimenti sono corretti per il soggetto in relazione alla sua razza ed alla sua fase fisiologica.
Clarita Cavallucci
Medico Veterinario PhD
Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia