Negli ultimi anni, condizioni ambientali estreme come piogge eccessive in momenti in cui il fieno era ancora in campo oppure la siccità che ha colpito la nostra nazione nell’anno in corso, hanno influenzato la disponibilità e la qualità del fieno. In queste situazioni, i proprietari di cavalli e tutti coloro che gestiscono i Centri ippici, devono affrontare la sfida di trovare fonti di foraggio di buona qualità. Inoltre anche i costi di tutti gli alimenti destinati ai nostri cavalli sono aumentati esponenzialmente e di conseguenza lo è stato anche per il Fieno. Questa situazione ci impone di trovare un’alternativa da aggiungere al foraggio, essendo quest’ultimo l’alimento principale per il cavallo e per la salute del suo intestino. Di qui, l’attenzione verso alimenti che siano non solo ricchi di fibra, ma che forniscano anche una fibra molto “digeribile”, che possa essere fermentata nel grosso intestino e che regoli opportunamente il transito intestinale. La fermentazione della fibra avviene all’interno del grosso intestino dei nostri cavalli, dove vivono bilioni di batteri in grado di rendere la cellulosa digeribile e dunque utilizzabile per produrre energia. La scelta di un fieno buono è fondamentale ed andrebbe sempre accompagnata da una analisi chimico centesimale e soprattutto delle frazioni fibrose. La sola percentuale di fibra infatti è un elemento necessario ma non sufficiente. Di fondamentale importanza è conoscerne anche la quota digeribile. Questa dipende dai rapporti tra i diversi componenti da cui è composta la fibra (emicellulosa, cellulosa e lignina). La quantità di queste frazioni ed i loro rapporti sono influenzati da numerosi fattori, primo fra tutti la maturità del foraggio. È infatti noto come, sia nelle leguminose che nelle graminacee, più la pianta aumenta lo stato di maturazione e più accumula lignina nella parete cellulare, diminuendo difatti la digeribilità dell’alimento da parte degli animali. Conoscere le percentuali di NDF (fibra neutro detersa) e ADF (fibra acido detersa) è fondamentale per la stima della digeribilità e maturità del fieno. La fibra permette dunque lo sviluppo di buona parte dell’energia che il cavallo utilizza per tutte le sue normali attività. Anche se normalmente i cavalli acquisiscono la fibra dal pascolo o dal fieno, esistono ad oggi altre fonti di fibra altamente digeribile che si possono somministrare anche quotidianamente e sono di grande aiuto.

Fonti di fibre

Il termine “alternativa al foraggio” si usa per definire un mangime ricco di fibre che può essere utilizzato in quota parte della razione, in modo sicuro come sostituto della componente foraggera della dieta di un cavallo.
I mangimi ad alto contenuto di fibre preparati commercialmente che contengono fibre fermentabili adeguate e fibre indigeribili per fungere da alternative di foraggio sono anche comunemente indicati come “mangimi completi”. Questi prodotti non solo contengono ingredienti foraggeri e quantità di cellulosa grezza adeguata per soddisfare le esigenze di fibre di un cavallo, ma sono anche bilanciati ed integrati per soddisfare tutti i requisiti nutrizionali dei cavalli per i quali sono progettati. Un mangime completo ben formulato può essere utilizzato per sostituire una parte del fieno nella dieta del cavallo. Anche se il foraggio non è di buona qualità nutrizionale va comunque somministrato al cavallo il quale sappiamo bene che ha necessità di assumere alimenti a fibra lunga per la masticazione.
Oltre ai mangimi completi e bilanciati, vi sono altre fonti di fibra che sono appropriate come sostituzioni parziali o complete del fieno. Si parla di “hay stretcher” alimenti appropriati che possano sostituire foraggio nella dieta di un cavallo, ma che comunque non sono sufficienti a soddisfare tutti i requisiti nutrizionali. Sostituire totalmente o parzialmente alimenti apportatori di fibra lunga con alimenti fibrosi macinati, è senz’altro fattibile e in certe situazioni può essere una pratica opportuna ed economicamente vantaggiosa, ma questo può essere fatto solo se monitoriamo costantemente la salute del nostro cavallo. Questi prodotti, che sono semplicemente fieno lavorato, erba medica o miscele di erbe affienate, hanno la stessa qualità potenziale e variabilità di nutrienti come un fieno a fibra lunga. Tuttavia, l’assunzione di queste forme di fieno è spesso più rapida del foraggio a fibra lunga e quindi è utile offrire pasti più piccoli e distanziati durante il giorno. Non è comunque consigliabile sostituire completamente il fieno con questi prodotti, perché non bisogna mai dimenticarsi che il cavallo ha bisogno di masticare per un certo numero di ore nel corso della giornata, altrimenti rischia di sviluppare gastriti e problemi comportamentali. Infine, ma non per importanza, questi fieni pellettati o in wafer, contengono melassa per aumentare l’appetibilità, il che potrebbe renderli inappropriati per i cavalli con sensibilità ai carboidrati solubili.

Super fibre

La polpa di barbabietola, è considerata una super fibra, può essere utilizzata ma deve essere messa in ammollo in modo che sia completamente sfaldata. Essendo ricche di fibre, anche le polpe di barbabietola vengono convertite dai batteri dell’intestino in acidi grassi volatili, poi assorbiti per diventare una fonte energetica. Le polpe di barbabietola sono molto appetibili, facilmente digeribili per il cavallo e assolutamente adatti a mantenere in salute i complessi microorganismi che popolano l’intestino e con il loro lavoro ne permettono il buon funzionamento. Inoltre è un valido aiuto in caso di soggetti anziani, in convalescenza o con patologie che coinvolgono i denti. La caratteristica principale rimane quella di essere povere di zuccheri, ricchi in fibre digeribili e di avere un valido effetto nei confronti del microbiota intestinale. Una dose raccomandata è quella di 500 grammi al giorno, sempre da mettere in ammollo con almeno tre litri di acqua, affinchè sia ben imbevuta prima di somministrarla.

Anche le buccette di soia, ottenute rimuovendo la buccia che protegge i cotiledoni del seme, sono un ottimo alimento per i cavalli, ricco di fibra dietetica e validissimo concorrente delle polpe di bietola. Anche in questo caso le dosi consigliate sono di poche centinaia di grammi al giorno. Le buccette di soia comunque sono una alternativa meno valida a causa soprattutto della disponibilità limitata, della qualità non costante e della minore appetibilità rispetto ad altre opzioni.

Inoltre abbiamo la Crusca di riso che contiene fibre insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignina) straordinariamente efficaci sul transito intestinale e fibre solubili che hanno la capacità di rallentare il passaggio dei carboidrati nella circolazione sanguigna durante la digestione e sono quindi ipoglicemizzanti. La crusca di riso è un sottoprodotto del processo di produzione del riso bianco, durante il quale i tessuti periferici della cariosside (Pericarpo, Tegumento seminale, Perisperma, Strato aleuronico e Germe) vengono rimossi per abrasione sino al raggiungimento del cuore del chicco rappresentato dall’endosperma amidaceo. Viene poi sottoposta a un processo di natura termica che, stabilizzando le componenti enzimatiche, ne evita l’irrancidimento e ne preserva intatti tutti gli importanti valori nutrizionali. La crusca di riso stabilizzata è indicata per tutte le categorie di cavalli ed in maniera particolare anche per coloro che necessitano di un alimento con ridotto contenuto di amido e quindi a basso indice glicemico. Inoltre la crusca di riso contiene anche una significativa quota di lipidi, una quota importante di proteina ed inoltre contiene il Gamma Oryzanolo. Il gamma orizanolo possiede proprietà antiossidanti in grado di disattivare i radicali liberi che vengono prodotti in corso di esercizio a seguito dei processi ossidativi cellulari indispensabili per la produzione di energia ed inoltre protegge la mucosa gastrointestinale.
Anche in questo caso se ne consiglia un utilizzo quotidiano di circa 300 grammi.

Conclusioni

La fibra ha un ruolo primario nell’alimentazione degli equini e dunque il fieno per loro deve essere sempre buono e abbondante. Ma altre fonti di fibra più facilmente digeribili dovrebbero essere prese in considerazione come aggiunta quotidiana alle normali razioni, in modo da favorire la buona salute dell’intestino.

Ricordare che la valutazione del Benessere di un animale è di pertinenza Medico Veterinaria.

Clarita Cavallucci

Medico Veterinario PhD

Centro di Studio del Cavallo Sportivo, Università degli studi di Perugia